Viaggio nel lavoro di cura

a cura di Raffaella Maioni e Gianfranco Zucca

 

 

 

 

Maioni R., Zucca G. (a cura di), Viaggio nel lavoro di cura. Chi sono, cosa fanno e come vivono le badanti che lavorano nelle famiglie italiane, Roma, Ediesse, 2016, pp. 300, euro 16.

Il libro, alla cui scrittura hanno contribuito numerosi esponenti del mondo accademico ed esperte/i del settore, si propone di mettere in luce le trasformazioni che hanno investito il lavoro domestico negli ultimi anni e di come il lavoro di cura si sia sviluppato nel nostro Paese.

Da tempo, infatti, questo settore è testimone di rilevanti dinamiche e cambiamenti della società: dai mutamenti delle strutture familiari ai flussi migratori, dalle transizioni in atto nei sistemi di welfare ai nuovi rapporti tra generi e generazioni.

La ricerca promossa dalle Acli Colf, realizzata in collaborazione con Iref Acli e il sostegno del Patronato Acli - di cui la pubblicazione presenta i risultati, oltre ad ospitare contributi specifici sul tema - indaga e affronta vari temi, come l'identità, le competenze, le condizioni di lavoro e le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nel loro lavoro di cura. In particolar modo, l'indagine mette in luce chi sono, cosa fanno e come vivono le persone impiegate in questo settore, ovvero le "migliaia" di badanti che lavorano nelle case italiane.


INDICE

Le ACLI per la promozione delle lavoratrici e dei lavoratori domestici
di Roberto Rossini

Prefazione
di Livia Turco

Introduzione
ACLI Colf: avere cura del lavoro di cura
di Raffaella Maioni


PARTE PRIMA - La ricerca

1. Viaggio nel lavoro di cura: una ricerca azione sulle trasformazioni del lavoro domestico
di Gianfranco Zucca

2. Il delicato equilibrio delle relazioni nel lavoro di cura
di Claudia Alemani

3. Domestic work is work? Condizioni lavorative delle assistenti familiari in Italia, tra finzioni e realtà
di Sabrina Marchetti

4. La salute delle assistenti familiari
di Francesca Alice Vianello

5. Le mansioni e le competenze delle lavoratrici
di Olga Turrini

6. «Badante»: una nuova professione? Luci e ombre di una trasformazione in atto
di Raffaella Sarti

Postfazione
Viaggio nel lavoro di cura
di Maria Gallotti


PARTE SECONDA - Approfondimenti sul lavoro domestico e di cura

1. La formazione professionale nella storia delle ACLI Colf
di Pina Brustolin

2. Io, lavoratrice domestica migrante
di Elizabeth Lopez

3. Il rapporto di lavoro domestico
di Federica Suardi

4. Progetto Mondo Colf: a servizio del lavoro domestico
di Marco Calvetto

5. Lavoro di cura e welfare dei servizi: direzioni
di Sergio Pasquinelli e Giselda Rusmini

6. Dalla catena della cura al welfare globale
di Flavia Piperno

7. L’esperienza del caregiver familiare
di Loredana Ligabue

Tra vent’anni... La vita, i sogni, le speranze di colf e assistenti familiari migranti
Scheda di presentazione del film documentario di Giuseppe Delle Vergini ed Elisabetta Angelillo

 

IL COMITATO SCIENTIFICO, LE AUTRICI E GLI AUTORI

CLAUDIA ALEMANI ha insegnato Lettere nella scuola secondaria di primo grado. Attualmente collabora alla cattedra di Pedagogia generale presso il Dipartimento di Scienze umane per la formazione ‘Riccardo Massa’ dell’Università Bicocca di Milano, dove si occupa inoltre del coordinamento didattico per le attività di tirocinio. Ha preso parte a numerose ricerche sulle tematiche femminili (sulla presenza di stereotipi e di tematiche di genere nei libri e nei materiali scolastici, sulla conciliazione tra lavoro familiare e lavoro salariato, sul lavoro domestico). Nell’ambito del lavoro domestico, ha partecipato al progetto europeo Servant Project e ha collaborato con l’associazione delle ACLI Colf. Tra le pubblicazioni, relativamente al lavoro domestico e di cura: Le colf nelle prime indagini sul lavoro domestico nell’Italia repubblicana, in R. Sarti (a cura di), Lavoro domestico e di cura: quali diritti? (Ediesse, Roma 2010).

PINA BRUSTOLIN nasce ad Arsiè e sin da giovanissima, all’età di tredici anni, si trasferisce a Bologna presso una famiglia dove lavora per dieci anni come colf, o come si diceva allora ‘presta servizio’. A vent’anni conosce le ACLI, associazione nella quale da allora ha sempre militato ricoprendo diversi incarichi. Si iscrive all’Albo professionale che le ACLI Colf avevano istituito negli anni Sessanta e dopo una militanza nell’associazione ricopre il ruolo di segretaria nazionale delle ACLI Colf (1971-1976). In seguito rientra a Bagnaria Arsia (UD) dove continua il suo impegno associativo che la porterà ad essere nuovamente eletta responsabile nazionale delle ACLI Colf tra il 2005 e il 2009. Sposata con Gino, due figlie, ha sempre portato avanti la sua passione per l’associazione ACLI Colf attraverso il suo impegno al fianco della categoria.

MARCO CALVETTO, laureato in Giurisprudenza a Torino, dal 2001 al 2004 ha ricoperto il ruolo di presidente nazionale della GiOC (Gioventù Operaia Cristiana), e dal 2002 al 2005 è stato membro del consiglio di amministrazione di Inecoop (Istituto Nazionale per l’educazione e la promozione della cooperazione). Dal 2005 inizia la sua collaborazione con il Patronato ACLI per il quale si occupa del Progetto Lavoro. Anche a fronte dell’esperienza maturata nel mondo dell’associazionismo, contribuisce a sviluppare servizi importanti nel settore del lavoro domestico e di cura, avendo attenzione alle fragilità in esso presenti. Ha pubblicato vari articoli sui temi del lavoro. Attualmente lavora al Patronato ACLI in qualità di capo area dell’area Nuovi servizi di tutela, occupandosi di progettazione territoriale e consulenza in materia giuslavoristica e politiche del lavoro.

MARIA GALLOTTI inizia la sua collaborazione con l’Organizzazione internazionale del lavoro nel 2000 e diventa successivamente responsabile di progetti di cooperazione tecnica in materia di politiche di genere, occupazione e migrazione, concentrandosi in particolare sui lavoratori domestici migranti. Dal 2006 si occupa nello specifico di migrazioni internazionali, con responsabilità su progetti di cooperazione tecnica nel settore dell’integrazione nel mercato del lavoro, della non discriminazione e delle questioni legate al genere, sia in sede che sul campo. Attualmente è responsabile per le questioni migratorie, relative ai lavoratori domestici migranti e del settore della cura. Ha conseguito una laurea in Scienze politiche (Università di Pavia, Italia) e un Master europeo in diritti umani e democratizzazione (Centro interuniversitario europeo per i diritti umani e la democratizzazione, Venezia, Italia).

LOREDANA LIGABUE, laureata in Scienze politiche all’Università di Bologna, è esperta in sviluppo locale, economia sociale, welfare assistenziale. Responsabile di molteplici progetti di innovazione sociale e di trasferimento tecnologico, ha operato come consulente di organismi nazionali ed internazionali. È stata direttore di CITER, presidente del Consorzio di ricerca ‘Sapere in rete’, consigliere di amministrazione di ENEA, dirigente della Regione Emilia-Romagna. È stata presidente della cooperativa sociale Sofia e attualmente è direttore della cooperativa Anziani e non solo. Opera da oltre dieci anni sui temi del caregiving familiare. In tale ambito ha realizzato molteplici progetti di ricerca azione, corsi di educazione alla cura familiare per caregiver informali e professionali in e-learning e in presenza, attività di consulenza.

ELIZABETH LOPEZ è laureata in Scienze dell’alimentazione nelle Filippine. Emigrata dal suo Paese natale per aiutare la famiglia nel 1979, dopo aver lavorato come domestica e baby-sitter in Arabia Saudita per dieci anni, si trasferisce in Europa. Dal 1989 vive e lavora a Milano come colf in varie famiglie italiane, presso le quali ha maturato un’importante esperienza professionale e umana. È socia di ACLI Colf dal 2008 ed è componente sia del Direttivo provinciale delle ACLI Colf di Milano che del Direttivo nazionale ACLI Colf. Dal 2016 è anche promotrice sociale del Patronato ACLI di Milano. Dopo una lunga attesa il 31 agosto 2016 è diventata cittadina italiana.

RAFFAELLA MAIONI è responsabile nazionale delle ACLI Colf dal 2009. Dopo la laurea in Scienze politiche, frequenta il Master in Studi interculturali dell’Università di Padova e svolge una ricerca sul campo in Brasile. Dal 2003 inizia la collaborazione con le ACLI a Padova e dal 2006 assume l’incarico di responsabile provinciale delle ACLI Colf. Nel 2008/2009 collabora con la ONG IPSIA in Albania occupandosi di progetti volti alla migrazione regolare e alla formazione professionale. Per promuovere il lavoro domestico e di cura ha realizzato con le ACLI Colf varie iniziative e ha collaborato a pubblicazioni tra cui Colf d’Italia. 150 anni di lavoro domestico per raccontare l’Italia che cura (Atti del Convegno, Roma 2011); Lavoro di cura: badare non basta, in S. Chemotti (a cura di), La cura come relazione con il mondo. Sapienza delle donne, costruzione o costrizione? (Il Poligrafo, 2015). Dal 2014 fa parte del Research Network for Domestic Workers’ Rights.

SABRINA MARCHETTI è professoressa associata all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo la laurea in Filosofia morale alla Sapienza Università di Roma (2002), si è specializzata in Studi di genere presso l’Università di Siena prima e l’Università di Utrecht poi. Nel 2010 ha completato un dottorato sul tema del lavoro domestico migrante in una prospettiva postcoloniale. Si occupa in generale di migrazione, diritti, cittadinanza, e trasformazioni del mercato del lavoro in un’ottica intersezionale. Fra le sue pubblicazioni in italiano: Le ragazze di Asmara. Lavoro domestico e migrazione postcoloniale (Ediesse, 2011), Femministe a parole. Grovigli da districare (Ediesse, 2012, con Jamila Mascat e Vincenza Perilli), e Made in Italy. Identità in migrazione (in Zapruder, n. 28, con Andrea Brazzoduro e Enrica Capussotti). Per più info: www.sabrinamarchetti.net.

SERGIO PASQUINELLI è direttore di ricerca dell’Istituto per la Ricerca sociale di Milano. Tra il 2005 e il 2009 ha insegnato presso il Corso di laurea in Servizio Sociale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha svolto e diretto attività di ricerca sulle politiche di contrasto della povertà, i servizi sociali, la valutazione delle politiche di welfare. Dal 2006 dirige le attività di IRS in tema di servizi per la disabilità e la non autosufficienza. Ha curato, con Giselda Rusmini, il volume Badare non basta. Il lavoro di cura: attori, progetti, politiche (Ediesse, 2013). Ha ideato e diretto il Primo Rapporto sul lavoro di cura in Lombardia (Maggioli Editore, 2015), progetto sostenuto da 16 partner pubblici e del privato sociale. Dirige il sito Qualificare.info dedicato al lavoro privato di cura ed è vicedirettore della rivista Prospettive Sociali e Sanitarie.

FLAVIA PIPERNO, laureata in Filosofia, ha lavorato per circa quindici anni al CESPI (Centro Studi di Politica Internazionale) portando avanti attività di ricerca su tematiche connesse al legame tra migrazione e sviluppo. Ha realizzato numerosi progetti di ricerca empirica attraverso interviste qualitative, in diversi Paesi d’origine dei flussi migratori verso l’Italia come la Romania, l’Albania e l’Ucraina. A lungo si è occupata dell’impatto delle migrazioni alla luce delle interconnessioni tra contesti di arrivo e di origine. Ha dedicato numerosi studi alle migrazioni femminili dirette al settore della cura. Dal 2015 svolge attività di consulenza presso il Ministero dell’Ambiente e del Territorio e del Mare dove si occupa di comunicazione e di cooperazione per lo sviluppo sostenibile.

ROBERTO ROSSINI è laureato in Scienze politiche ed è docente di Sociologia nell’istituto bresciano Maddalena di Canossa. Sposato, con due figlie, dal 1994 è socio ACLI. Dal 2000 al 2016 è stato membro della Presidenza provinciale delle ACLI di Brescia, con delega alla Formazione e in seguito alla Comunicazione, ricoprendo il ruolo di presidente dal 2008 al 2016. Dall’estate 2010 il Consiglio nazionale ACLI gli ha conferito la delega alla Comunicazione e dal 2013 è stato responsabile della Funzione studi e ricerche delle ACLI nazionali. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: L’autonomia possibile. Le ACLI e la fedeltà alla democrazia: una sintesi (Aesse, 2015). Il XXV Congresso nazionale delle ACLI, tenutosi a San Vincenzo (LI) tra il 5 e l’8 maggio 2016, lo ha eletto presidente nazionale delle ACLI.

GISELDA RUSMINI, sociologa, svolge attività di ricerca e consulenza in ambito sociale e socio-sanitario nell’Istituto per la Ricerca sociale di Milano. Coordina la redazione di Qualificare.info, sito dedicato alla regolazione del care privato, ed ha curato con Sergio Pasquinelli il volume Badare non basta. Il lavoro di cura: attori, progetti, politiche (Ediesse, 2013). Ha scritto con Cristiano Gori, Valentina Ghetti e Rosemarie Tidoli Il Welfare sociale in Italia. Realtà e prospettive (Carocci, 2^ ristampa 2015).

RAFFAELLA SARTI è ricercatrice presso l’Università di Urbino ‘Carlo Bo’, dove insegna Storia moderna e Storia di genere. Ha inoltre lavorato nelle Università di Parigi (CRH-EHESS/CNRS), Vienna, Bologna e Murcia. Si occupa di storia delle donne e dell’identità di genere; storia del lavoro domestico e di cura; storia della schiavitù nel Mediterraneo; storia della famiglia in Europa; storia della cultura materiale in Europa e nei Paesi mediterranei non europei; storia dei graffiti e delle scritte sui muri; storia del Sudtirolo. È autrice di pubblicazioni in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, olandese, croato e bulgaro. Il suo libro più recente è un e-book in open access: Servo e padrone, o della (in)dipendenza. Un percorso da Aristotele ai nostri giorni, in Quaderni di Scienza & Politica (n. 2, 2015). Pagina web (con elenco completo delle pubblicazioni): www.uniurb.it/sarti/

FEDERICA SUARDI dal 2005 è componente della Segreteria nazionale delle ACLI Colf. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Pisa, ha avuto varie collaborazioni con le ACLI: dapprima presso le ACLI di Livorno, dove si è occupata prevalentemente di lavoro domestico e immigrazione e dal 2006 con il Patronato ACLI di Pisa, maturando una ricca esperienza nel settore della tutela previdenziale ed assistenziale. Dal 2009 svolge la professione di avvocato a Livorno, ove collabora con diverse associazioni con particolare interesse nel settore del lavoro, della previdenza, della legislazione in materia di immigrazione e di diritto delle associazioni. Cura la rubrica di informazione sui diritti per i cittadini Ci pensano le ACLI (in www.acli.it e aclicolfonline.blogspot.com). Da alcuni anni segue le trattative per i rinnovi contrattuali del settore domestico e si occupa della formazione tecnica sui diritti dei lavoratori domestici.

LIVIA TURCO, sin da giovanissima si iscrive alla FGCI di Torino e ne diventa segretario provinciale nel 1978. Nel 1986 entra a far parte della Segreteria nazionale del PCI ed è responsabile nazionale delle donne. Dal novembre 2001 fa parte della Segreteria nazionale dei Democratici di Sinistra. È eletta alla Camera dei Deputati dalla X alla XIV legislatura. In particolare nella XIII legislatura diventa ministro della Repubblica per la Solidarietà sociale con il governo Prodi. Il 17 maggio 2006 assume l’incarico di ministro della Salute nel secondo governo Prodi. Dal 28 aprile 2006 (XV legislatura) è senatrice della Repubblica. Durante l’esperienza di governo si dedica in modo particolare ai temi della famiglia, dell’infanzia, della disabilità e dell’immigrazione. È promotrice di molte delle leggi che hanno contrassegnato la politica dei governi di centrosinistra.

CLORINDA TURRI, nata a Trento, a quindici anni si reca a lavorare come domestica a Milano e successivamente a Verona. Alla fine degli anni Sessanta entra nell’associazione delle ACLI Colf e, dopo aver partecipato ad un corso specifico, consegue l’iscrizione all’Albo professionale delle collaboratrici familiari e ricopre ruoli di dirigente provinciale. Dal 1976 al 1982 è segretaria nazionale ACLI Colf. Durante questo periodo collabora alla realizzazione del libro Le casalinghe di riserva (Coines, Roma 1977). Attualmente fa parte del Direttivo nazionale delle ACLI Colf. Tra i suoi interventi L’esperienza delle ACLI Colf, in Claudia Alemani, Maria Grazia Fasoli (a cura di), Donne in frontiera. Le colf nella transizione (Roma, Cens, 1994); Le ACLI Colf e l’evoluzione dei diritti delle lavoratrici domestiche, in Raffaella Sarti (a cura di), Lavoro domestico e di cura: quali diritti? (Ediesse, Roma, 2010).

OLGA TURRINI, laureata in Sociologia nell’Università di Trento, è stata dirigente dell’ISFOL (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) di Roma. Ha lavorato anche per la Provincia di Trento nel campo della formazione professionale. È esperta in politiche della formazione e del lavoro e finanziamenti comunitari. Ha collaborato con le ACLI e in particolare con le ACLI Colf, fin dalla pubblicazione del volume di cui è autrice, Le casalinghe di riserva (ed. Coines, 1977), prima ricerca sul tema. Tra gli altri contributi sullo stesso argomento, è stata coautrice del volume Donne in frontiera. Le colf nella transizione (ed. CENS, 1994).

FRANCESCA ALICE VIANELLO è dottore di ricerca in Sociologia e assegnista di ricerca nel Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata dell’Università degli Studi di Padova. Attualmente sta svolgendo una ricerca longitudinale relativa all’impatto della crisi economica sui lavoratori e sulle lavoratrici migranti. I suoi interessi di ricerca riguardano lo studio dei processi migratori da un punto di vista di genere. In particolare si è occupata delle migrazioni femminili est-europee, delle famiglie multi-locali e dell’impiego delle migranti nel settore del lavoro domestico e di cura. Ha pubblicato i volumi Migrando sole. Legami transnazionali tra Ucraina e Italia (Franco Angeli, 2009), Navigando a vista. Migranti nella crisi economica tra lavoro e disoccupazione (con D. Sacchetto, Franco Angeli, 2013) e Genere e migrazione. Prospettive di studio e di ricerca (Guerini e Associati, 2014).

GIANFRANCO ZUCCA, laureato in Filosofia del linguaggio con una tesi sull’interpretazione della conversazione, ha studiato metodi qualitativi e biografici alla facoltà di Scienze della comunicazione della Sapienza Università di Roma. Nel 2003 ha iniziato a lavorare come ricercatore sociale presso l’IREF. Negli anni ha partecipato a numerose indagini sul campo realizzate sia con metodi quantitativi sia qualitativi. Come consulente ha collaborato con enti di ricerca, università e pubbliche amministrazioni. Nell’ambito del settore non profit ha realizzato studi e valutazioni su progetti e azioni sociali a valenza territoriale. L’attività di ricerca e consulenza ha prodotto oltre quaranta pubblicazioni tra monografie, capitoli di volumi e articoli di riviste.
 

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