Programma ASSAP: al via i voucher
Il programma ASSAP, che ha come obiettivo la realizzazione di politiche attive per l’inserimento lavorativo e la qualificazione professionale nel settore dei servizi di cura o di assistenza, coinvolge le Regioni obiettivo convergenza (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania), ed è finanziato con 10 milioni di euro a valere sul Fondo Sociale Europeo. Fra le azioni di progetto vi è l’erogazione di voucher per sostenere la conciliazione tra vita lavorativa e familiare e la parità di accesso al mercato del lavoro.
In Campania il contributo, erogato sotto forma di buono pre-pagato, di rimborso spesa o di assegno, si può utilizzare per l'acquisto di servizi di cura rivolti a minori di età compresa tra 0 e 12 anni (“Voucher di conciliazione”) o per la retribuzione di un’assistente familiare per la cura del proprio familiare anziano non autosufficiente o persona disabile, anche non convivente (“Voucher per sostegno economico alle famiglie”).
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In Sicilia il contributo per l'abbattimento del costo del lavoro dei servizi familiari alla persona è rivolto a persone disoccupate/inoccupate/occupate, impegnate nella cura di parenti o affini, sino al terzo grado, che siano anziani non autosufficienti, disabili, malati cronici e/o malati terminali, figli minori di 12 anni compiuti, con un reddito familiare annuo ISEE non superiore a 30.000 euro. Per beneficiare del voucher è condizione indispensabile la stipula di un contratto di lavoro per un/a colf o assistente familiare, purché la/il lavoratrice/ore abbia concluso un percorso di politica attiva per il lavoro attestato da agenzie di intermediazione aderenti al Programma ASSAP. Le domande possono essere presentate fino al 16 aprile 2013.
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Sperimentazione in Liguria: un sostegno fra ospedale e casa
Presso l’ex ospedale di Recco (Genova) è stata allestita una "comunità familiare" destinata ad accogliere pazienti dimessi dall’ospedale San Martino di Genova, non più in fase acuta ma "fragili" e non autosufficienti. Il servizio consiste nell'assistenza intermedia tra l'ospedale e il ritorno a casa, per il periodo massimo di un mese, da parte di figure professionali diverse, fra cui le assistenti familiari. L’accudimento è garantito dal personale del Consorzio Agorà, vincitore della gara espletata dall’Irccs San Martino-Ist: una badante viene assunta per un mese dall'assistito, ma è pagata direttamente dall’ospedale. Si tratta di una sperimentazione che riconosce alle badanti l’importanza del proprio ruolo nell’assistenza alla persona, e che se darà buoni risultati verrà replicata nei cinque comuni capofila.
Da: Regione Liguria
Contributo a Piacenza
Il Comune di Piacenza ha pubblicato un bando per sostenere economicamente le persone che necessitano di assistenza familiare e hanno intenzione di assumere regolarmente una badante. Il contributo previsto è di 160 euro mensili per un massimo di sei mesi. I requisiti sono: residenza anagrafica nel Comune di Piacenza; invalidità civile al 100% e/o in possesso di certificazione di handicap grave (L. 104/92) e/o valutato non autosufficiente dall'Unità di Valutazione Multidisciplinare e che non percepisce l'assegno di cura; assunzione o intenzione di assumere, con un contratto di almeno 20 ore settimanali, un'assistente familiare in possesso di attestato di frequenza ad un percorso formativo per assistenti familiari (badanti) o con una esperienza documentabile almeno trimestrale come assistente familiare; indicatore ISEE dell'assistito, estrapolato dal nucleo familiare convivente, uguale o inferiore a 22.500 euro. Le domande si possono presentare dal 15 febbraio fino al 30 marzo 2013. Successivamente sarà pubblicata una graduatoria.
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Da: Comune di Piacenza