Normativa

Direttiva europea sui cittadini di paesi terzi
Il 24 novembre, il Consiglio dell’Unione europea ha adottato una Direttiva che prevede un permesso unico e un insieme comune di diritti per cittadini di paesi terzi. Il testo mira a semplificare le procedure per l’ammissione di cittadini di paesi terzi a risiedere e lavorare nell’UE e facilitare il controllo del loro status. Il Parlamento dovrà adottare formalmente il testo nelle prossime settimane. La Direttiva dovrà essere recepita nel diritto nazionale entro due anni dalla sua entrata in vigore. Il testo sarà il primo strumento legislativo nel settore dell’immigrazione legale, adottato nell’ambito della normativa del Trattato di Lisbona.
Da: Consilium Europa 

Normativa sull'immigrazione
Sul sito Stranieriinitalia è disponibile il quadro completo della normativa su immigrazione, asilo, cittadinanza e tratta,  a cura di Sergio Briguglio. Le pagine sono aggiornate al 1 gennaio 2012 e mettono in evidenza le modifiche apportate alla normativa durante la XVI Legislatura.

Niente decreto flussi nel 2012?
Pensare alla ricollocazione degli immigrati disoccupati, piuttosto che a nuovi ingressi. Sarebbe questa la motivazione alla base della mancata emissione del decreto flussi quest’anno. A causa della crisi economica, infatti, in Italia circa 280mila immigrati non hanno più un lavoro, mentre il tasso di disoccupazione degli stranieri è pari all'11%, tre punti oltre rispetto alla media degli italiani. Come annunciato dal direttore generale dell'Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Natale Forlani, in Italia arriveranno solo i nuovi immigrati attraverso “ingressi qualificati”: liste di disponibilità stilate in alcuni Paesi con i quali l'Italia ha o sta concludendo accordi diplomatici. Per gli ingressi stagionali, dovrebbe essere fissato un contingente di circa 80mila lavoratori, come negli anni passati.
Da: Immigrazionebiz

Aumento costo del permesso di soggiorno
Una nuova tassa per richiedere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno, attiva dal 30 gennaio. L’importo varia in base alla durata del permesso: 80 euro se è compresa fra 3 mesi e 1 anno, 100 euro se è compresa tra 1 e 2 anni, 200 euro per il permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo. La nuova tassa non riguarda i permessi dei minori, i richiedenti asilo o chi arriva in Italia per sottoporsi a cure mediche. Metà dei nuovi introiti servirà a finanziare il Fondo Rimpatri, mentre l’altra metà andrà al Ministero dell’Interno.
Da: Stranieri in Italia

Accesso alle prestazioni assistenziali
“Se una determinata prestazione di assistenza sociale è prevista dalla legge statale o regionale e da altri provvedimenti statali, regionali o locali ad essa automaticamente accedono, oltre che i cittadini, anche gli stranieri extracomunitari indicati dall'articolo 41 del Testo Unico sull’Immigrazione”. La raccomandazione arriva dall’UNAR (Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull’origine etnica della Presidenza del Consiglio dei Ministri), che sottolinea come negli ultimi due anni un crescente numero di provvedimenti amministrativi da parte degli enti locali abbia inserito surrettiziamente requisiti aggiuntivi, quali la residenza temporalmente protratta nel territorio nazionale o locale, al fine di pregiudicare la concreta possibilità di accesso ai servizi sociali ai cittadini extracomunitari. L’Ufficio effettuerà un monitoraggio periodico, al fine di evitare il ripetersi di tali situazioni.
Scarica qui la Raccomandazione
Da: UNAR  (comunicazione del 1 dicembre 2011)
 

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