UE: direttive sui lavoratori immigrati
Il Consiglio dei Ministri UE ha dato il via libera definitivo a due direttive approvate lo scorso novembre dalla Commissione europarlamentare : una per l’introduzione della carta blu per lavoratori extracomunitari altamente qualificati e una contro i datori di lavoro che impiegano cittadini extracomunitari irregolari in nero.
La blue card faciliterà l’accesso dei cittadini stranieri altamente qualificati all’interno dei paesi membri dell’Unione europea, avrà una durata compresa fra uno e quattro anni e avrà tempi più brevi per il rilascio. La carta blu garantirà inoltre lo stesso trattamento in ogni stato membro: stesse condizioni di lavoro; libertà di associazione; possibilità di formazione e riconoscimento titoli professionali; assistenza sociale; accesso a beni e servizi; libero accesso all’intero territorio degli stati membri.
L’altra direttiva approvata si propone di combattere l’immigrazione illegale proibendo l’assunzione di cittadini stranieri irregolari, prevedendo standard e misure comuni che devono essere applicate da ogni Stato membro contro i datori di lavoro che violano la legge. Fra le previsioni: l’obbligatorietà per il datore di lavoro di tenere copia dei documenti di soggiorno e notificare alle autorità preposte l’assunzione di un lavoratore extracomunitario e pesanti sanzioni (pecuniare, amministrative e penali) per coloro che violano la legge, tra cui l’esclusione da finanziamenti pubblici. Gli Stati hanno ora due anni di tempo per recepire le norme Ue.
Da: Programmaintegra
Il DDL sicurezza è legge
Il Senato ha approvato il DDL sicurezza senza modifiche rispetto a quello licenziato dalla Camera, dove erano saltate le norme sui medici spia negli ospedali e sui presidi spia nelle scuole. Restano quindi il reato di immigrazione clandestina, il prolungamento della permanenza nei centri di identificazione fino a sei mesi, la tassa di soggiorno, la stretta sui matrimoni tra italiani e stranieri, il carcere per chi affitta ai clandestini, la legalizzazione delle ronde di cittadini, la schedatura dei clochard.
In sintesi, le norme che riguardano gli stranieri sono:
- Il reato di clandestinità prevede una multa da 5 mila a 10 mila euro e l’espulsione, ma non la reclusione per lo straniero entrato illegalmente in Italia.
- La permanenza degli immigrati clandestini nei Cie, i centri di identificazione ed espulsione, è prolungata da 60 giorni a 6 mesi.
- Gli stranieri avranno l'obbligo di esibire agli uffici della pubblica amministrazione il permesso di soggiorno ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, e altri provvedimenti ma anche per atti di stato civile o per accedere ai pubblici servizi. Questo provvedimento, secondo l’opposizione, renderà impossibile l’iscrizione all’anagrafe per i figli dei clandestini.
- Chi affitta o cede casa a uno straniero senza permesso di soggiorno al momento della firma del contratto di affitto, rischia fino a tre anni di reclusione.
- Uno straniero potrà sposare un italiano solo presentando il permesso di soggiorno all'ufficiale dello stato civile, oltre al nulla osta del paese di provenienza. Lo straniero può acquistare la cittadinanza italiana quando dopo il matrimonio risieda legalmente nel nostro paese da almeno due anni oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio, se residente all'estero. I tempi sono ridotti alla metà in presenza di figli anche adottivi.
- Gli immigrati regolari dovranno pagare una tassa di soggiorno che va dagli 80 ai 200 euro. Sono esclusi i casi di richiesta di asilo e di protezione per motivi umanitari.
- Gli agenti che si occupano dei servizi di money transfer, possibili anche presso gli uffici postali, acquisiscono e conservano per dieci anni il permesso di soggiorno dell'extracomunitario che richiede il trasferimento di denaro.
Il DDl sicurezza prevede inoltre:
- La schedatura dei clochard: una norma voluta dalla Lega, che prevede l’istituzione presso il Viminale del registro delle persone "che non hanno fissa dimora".
- Via libera alle ronde dei cittadini non armati, delle quali i sindaci potranno avvalersi previa intesa col prefetto. Le associazioni saranno iscritte "in un apposito elenco tenuto a cura del prefetto", e tra di esse avranno la precedenza quelle costituite da ex appartenenti alle Forze dell'ordine, alle Forze Armate e agli altri corpi dello Stato.
- Sarà più severo l'articolo 41 Bis, quello sul carcere duro che riguarda soprattutto condannati per reati legati a mafia e camorra. La detenzione sarà più lunga di altri 4 anni. Si prevedono carceri per i boss sulle isole.
- Introdotta anche la norma antiracket, in basa alla quale sarà obbligatorio per gli imprenditori titolari di commesse pubbliche denunciare le estorsioni.
- Torna il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, che era stato abrogato nel 1999. Prevede fino a tre anni di reclusione per chi in un luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone offende l'onore e il prestigio di un ufficiale o agente di pubblica sicurezza.
- Previsto il carcere fino a tre anni per chi sfrutta minorenni sotto i 14 anni per l’accattonaggio.
- Nasce l'albo dei buttafuori. Il personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento o di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi dovrà essere iscritto in "apposito elenco, tenuto dal Prefetto competente per territorio".
Da: Rassegna