Imparare a prevenire ed affrontare gli effetti del burnout da lavoro

di Serena D'Angelo - Anziani e non solo società cooperativa, Carpi (Mo)
Dicembre 2014



Sebbene le prime teorie sulla sindrome del burnout appaiano in letteratura negli anni ‘70 con le ricerche condotte dagli studiosi statunitensi H. J. Freudenberger e C. Maslach (ideatrice del Maslach Burnout Inventory, 1981), il tema non è ancora sufficientemente affrontato nel settore socio-sanitario, uno degli ambienti lavoratovi maggiormente interessati dagli effetti del burnout. Riviste europee di settore riportano che oltre 1/3 della popolazione europea occupata lamenta problemi di salute legati allo stress da lavoro-correlato. [Agenzia Europea per la sicurezza sul lavoro, 2001]. Inoltre è importante sottolineare come alcuni dei potenziali fattori che contribuiscono a trasformare situazioni di stress in burnout, negli ultimi anni sono stati acuiti dalla crisi economica che ha travolto l’Europa. Infatti, a causa dei tagli effettuati al welfare della maggior parte degli Stati Membri, molti professionisti hanno assistito ad un peggioramento delle proprie condizioni lavorative. In Italia ad esempio, gli operatori del sistema socio-sanitario hanno dovuto rapportarsi ad alcuni cambiamenti quali: l’introduzione di figure professionali in outsourcing, il reclutamento internazionale di infermieri dall’estero, turni ed orari logoranti, condizioni contrattuali precarie, che hanno fatto aumentare il rischio di burnout. [Stress e Burnout, ISPESL, 2009]

Il progetto Europeo “Imparare a prevenire e affrontare gli effetti del burnout da lavoro” avviato ad agosto 2012 e promosso in Italia, dall’Associazione Inforjob, è stato ideato per rispondere a queste problematiche, prendendo come punto di partenza la teoria dell’ empowerment del personale promossa dalla studiosa R.M. Kanter [When Giants Learn to Dance, R.M. Kanter, 1990]. La quale sostiene che per ridurre gli effetti negativi del burnout è fondamentale promuovere una cultura di prevenzione e (in)formazione all’interno degli ambienti di lavoro in cui esso è generato.

In particolare, il progetto mira a sensibilizzare e fornire strumenti pratici per prevenire ed affrontare le problematiche relative alla sindrome del burnout vissuta dagli operatori del settore socio-sanitario. Questa iniziativa sviluppata nel quadro del programma europeo GRUNDTVIG, ha visto la partecipazione di 6 organizzazioni che operano nel settore della formazione professionale, dell’inclusione sociale di anziani ed assistenti familiare che solo: Associazione Inforjob (IT), Formatemp (RO), Asociatia Everest (RO), Istituto di Gerontologia (RC), Silifke Toplum Saglıgı Merkezi (TR) e Społeczne Towarzystwo Pomocy Geriatrii (PL).

Durante i due anni di progetto i partner hanno (1) partecipato ad incontri internazionali organizzati nei 5 paesi di riferimento per conoscere più a fondo caratteristiche ed organizzazione dei rispettivi sistemi socio-assistenziali e (2) contribuito all’elaborazione di due importanti strumenti di formazione ed orientamento, strettamente correlati tra di loro e che rappresentano i principali risultati del progetto:

• un percorso formativo di 8 ore, suddiviso in tre moduli con l’obiettivo di illustrare sintomi e segnali del burnout, strategie di prevenzione e tecniche di controllo e coping;

• un manuale contenente informazioni teoriche ed esercizi pratici per guidare i formatori che insegneranno questi importanti concetti e tecniche al target identificato nei 5 paesi europei coinvolti.

La realizzazione degli strumenti è avvenuta sulla base delle ricerche bibliografiche portate avanti nella prima fase progettuale da ogni partner. Il materiale raccolto ha permesso da un lato di identificare politiche e servizi messi in campo per affrontare il burnout da lavoro nel settore preso in esame; dall’altro lato ha consentito di elaborare un identikit dei profili professionali target del progetto: assistenti familiari, infermieri/e e studenti della Facoltà di Scienze Infermieristiche. A partire da questa analisi, ogni organizzazione ha raccolto esercizi e strategie considerate buone pratiche a livello nazionale e/o regionale e ha strutturato dei casi di studio sulla base delle caratteristiche del proprio contesto socio-lavorativo e del gruppo target di riferimento.

Grazie a questa metodologia, gli strumenti formativi prodotti presentano sia elementi teorici sul tema della prevenzione e del coping al burnout tratti dalla letteratura di riferimento, sia elementi pratici (tecniche ed esercizi) raccolti dallo scambio di buone pratiche e provenienti quindi dal lavoro sul campo realizzato da esperti, quali docenti e counsellor che usano metodi innovativi per contrastare una problematica poco conosciuta nei contesti in cui operano.

Alcuni moduli formativi sono stati testati in Turchia ed in Italia rispettivamente (I) nella Provincia di Mersin dove opera il partner turco, il Centro di Salute Pubblica e di Formazione e (II) all’interno di un corso per assistenti familiari tenuto dalla cooperativa Anziani e Non Solo di Carpi, che ha seguito tutte le fasi del progetto per conto dell’Associazione Inforjob. In entrambi i casi i feedback ottenuti dai partecipanti sono stati molto positivi. In particolare le assistenti familiari italiane hanno ritrovato alcuni dei fattori di rischio illustrati, nella propria situazione lavorativa (soprattutto le lavoratrici in convivenza) e si sono riconosciute nei casi proposti, trovando molto utile il lavoro di gruppo e la lista di esercizi pratici di supporto fornita.

I risultati del progetto sono stati diffusi al livello locale, nazionale ed europeo attraverso diverse attività e strumenti di pubblicizzazione quali: il sito web dedicato che verrà lasciato attivo per tutto il 2015; l’elaborazione di comunicati stampa ed articoli su giornali locali e riviste online; la realizzazione di presentazioni rivolte ad enti ed associazioni pubblici e privati nei paesi di riferimento, potenziali finanziatori di iniziative formative correlate. Tali attività hanno aumentato il livello di consapevolezza sul tema del burnout tra operatori e decisori politici, in paesi europei in cui questo tema era sconosciuto. Inoltre, un ulteriore traguardo importante raggiunto dal progetto è rappresentato dalla possibilità di utilizzare gli strumenti prodotti (moduli formativi e manuale) anche dopo la fine formale del progetto stesso. Infatti alcune organizzazioni partner cercheranno di inserire parte dei moduli formativi elaborati, all’interno della programmazione regolare dei propri corsi di formazione rivolti rispettivamente ad assistenti familiari, infermieri e studenti di Infermieristica.

Maggiori informazioni sono reperibili sul sito web del progetto al seguente link: www.burnoutproject.net
 

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