Famiglie, assistenti familiari e volontari insieme per curare l’Alzheimer

di Clara Pelizzari e Maria Grazia Regonesi - Fondazione Benefattori Cremaschi Onlus e AIMA Crema
Febbraio 2014


AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) Crema, grazie al Progetto Regionale “Bando per le Organizzazioni di Volontariato anno 2012-2013 Legge Regionale n.1/08 capo II”, ha promosso la realizzazione di tre corsi formativi, tenuti da due psicologhe consulenti, per i caregiver di persone colpite da varie forme di demenza.

I corsi, cui hanno partecipato 17 volontari, 15 familiari e 10 assistenti familiari, si sono avvalsi del KIT RING, composto da strumenti innovativi di tipo informativo, psicoeducazionale e multimediale, capaci di sostenere i caregiver nel lavoro di cura, fornire informazioni fondamentali sul decorso della malattia e supportare chi si prende cura del malato di Alzheimer. Il Kit Ring si compone di  tre parti:

1) “Guida per chi si prende cura“, una guida informativa circa la sintomatologia e il decorso della malattia, contenente suggerimenti utili per affrontare gli aspetti problematici (scarica qui la guida);
2) "GAM", un programma psico-educazionale volto a  trasmettere tecniche per migliorare lo stato emozionale e il benessere del caregiver (scarica qui il manuale);
3) "Lampi di verità dal cinema", un dvd con spezzoni di film europei inerenti l’argomento, utilizzato come supporto didattico formativo.

Il KIT RING mette al centro chi si occupa del malato e fornisce degli strumenti pratici per poter gestire l’ansia, lo stress e gli aspetti emotivi conseguenti l’assiduo e impegnativo lavoro di cura. Ogni corso è composto da sei incontri quindicinali della durata di tre ore. Le sessioni affrontano i seguenti principali argomenti:

1 - Presentazione del corso e dei partecipanti; che cos’è la demenza (con l’intervento di un geriatra).
2 - Descrizione dell’ansia e di come essa influisce sulle emozioni.
3 - Come affrontare l’ansia.
4 - Descrizione delle emozioni e di come controllarle.
5 - Idee irrazionali e loro correlazione con le emozioni.
6 - Come gestire i comportamenti problematici.

L’ultima parte degli incontri è dedicata alle indicazioni pratiche per gestire i comportamenti problematici.

L'esperienza è stata molto impegnativa e coinvolgente, sia per le formatrici che si sono confrontate con strumenti nuovi, sia per i partecipanti che hanno accolto favorevolmente gli stimoli proposti mettendosi in gioco e divenendo parte attiva fin dai primi incontri. Dati positivi arrivano anche dall’elaborazione dei questionari fatti compilare ad ogni partecipante prima e dopo il corso: mentre il livello di ansia e di stress percepiti dai corsisti sono rimasti pressoché invariati, il livello delle competenze da loro percepito è aumentato ed è risultato statisticamente significativo (figura 1).


Figura 1 - Valutazione del proprio livello di competenze, tutti i gruppi




 

 

 
Dai questionari di gradimento del corso, oltre ad un punteggio molto positivo in tutti gli item, si evince che lo strumento più gradito è il programma psico-educazionale (figura 2). Questo dato sottilinea l’importanza nel dare a chi assiste aiuti pratici per gestire il carico assistenziale e quello emotivo che ne consegue, per poi svolgere con più competenze il lavoro di cura.


Figura 2 - Strumento che ha maggiormente interessato i tre gruppi






Il materiale didattico, i questionari ed il KIT RING sono stati forniti dal Comune di Torino, ente capofila del progetto europeo che ha realizzato e validato lo strumento formativo in oggetto.
Link al sito dedicato al progetto RING
 

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