Ricerche

Censimento: quattro milioni gli stranieri regolarmente presenti in Italia
Al 9 ottobre 2011 la popolazione residente in Italia ammontava a 59.433.744 unità, facendo registrare un aumento del 4,3%, rispetto a dieci anni prima, interamente attribuibile alla componente straniera. Durante l’ultimo decennio la popolazione straniera residente è triplicata, passando da 1.334.889 a 4.029.145 persone, di cui il 53,3% donne. Il confronto con i censimenti precedenti mostra una progressiva femminilizzazione della popolazione straniera: da 112 maschi ogni 100 femmine nel 1991 si passa a 87 maschi nel 2011. Secondo i dati definitivi del “15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni” dell’Istat, rispetto ai dati comunali, mancano all’appello 1.015.658 cittadini stranieri iscritti all’anagrafe, ma irreperibili al Censimento.
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Immigrazione: stabile la presenza straniera in Italia
Al 1° gennaio 2012 la crescita della presenza straniera in Italia, rispetto all'anno precedente, è sostanzialmente pari a zero. Il “XVIII Rapporto nazionale sulle migrazioni 2012”, elaborato dalla Fondazione Ismu, segnala un vero e proprio crollo rispetto al 2008-2009, anni in cui si registravano aumenti di 500 mila persone all’anno. Il numero degli immigrati presenti in Italia, quindi, è rimasto pressoché invariato rispetto al 2011, registrando un lieve incremento di circa 27.000 persone. Ad inizio 2012 si contano, così, 5 milioni e 430 mila stranieri, regolari e non. Le cause della battuta d’arresto dei nuovi ingressi vanno cercate, secondo lo studio, nel perdurare della crisi economica che ha investito l’Italia e l'Europa. Tra gli immigrati regolarmente presenti nel nostro Paese, la nazionalità più numerosa è quella rumena con più di 1 milione di presenti, seguita dalla marocchina e dall’albanese (con 506 mila e 491 mila soggiornanti). Diminuiscono del 26% gli irregolari, stimati in 326mila unità, 117 mila in meno rispetto ai 443mila calcolati al 1° gennaio 2011. Il Rapporto segnala, infine, che se da un lato si emigra sempre meno verso l’Italia, dall'altro aumentano i flussi in uscita dei cittadini italiani: nel 2011 i connazionali emigrati all'estero sono 50 mila, il 9% in più rispetto al 2010. In totale al 1° gennaio 2012 i nostri connazionali all’estero sono più di 4,2 milioni.
Da: West 

Migrazioni: vademecum di un riformista
Il sito Neodemos propone un e-book di Massimo Livi Bacci, "Migrazioni. Vademecum di un riformista", che contiene alcune riflessioni personali sulle politiche migratorie dell'Italia e dell'Europa e qualche proposta per contribuire alla formazione di una posizione coerente in tema di politiche migratorie.
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Dossier statistico immigrazione: la sintesi in più lingue
Secondo il “22° Rapporto "Dossier Statistico Immigrazione 2012”, promosso da Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Caritas diocesana di Roma, i collaboratori familiari rappresentano la categoria più numerosa tra gli immigrati e costituiscono una risorsa preziosa per un paese come l’Italia, in cui ogni anno 90mila persone in più diventano non autosufficienti e dove il bisogno di assistenza andrà sempre più crescendo. Alla pagina web dedicata al Rapporto è ora disponibile la sintesi del Dossier anche in inglese, tedesco, spagnolo, portoghese e romeno.
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I lavoratori domestici nel mondo: nuovo rapporto ILO
Sono 52,6 milioni nelle case di tutto il mondo, nell'83% dei casi donne: sono i lavoratori domestici rappresentati nel rapporto "Domestic Workers Across the World: Global and regional statistics and the extent of legal protection" dell'Ilo (International Labour Organization). Lo studio, appena pubblicato, rivela che circa un terzo di essi è escluso dalla protezione legale sul posto di lavoro, e che il 45% non gode del riposo settimanale e/o di periodi / ferie annuali retribuite.
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Lavoratori domestici regolari: una fotografia
La popolazione dei lavoratori domestici in Italia, iscritti all’Inps, è costituita prevalentemente da donne: le italiane hanno un’età media di 46 anni, mentre le straniere sono più giovani di 3 anni. Mediamente queste ultime lavorano più ore settimanali delle italiane: 27 ore a fronte di 19, ma dichiarano meno settimane (35 per le straniere e 38 per le italiane). Le lavoratrici straniere ricevono una retribuzione media di 6.411 euro, mentre le italiane percepiscono mediamente 5.153 euro all’anno. Lombardia e Lazio raccolgono oltre un terzo dei lavoratori domestici presenti sul territorio nazionale, rispettivamente il 20,2% e il 17,2%. Sono alcuni dei dati elaborati dalla Fondazione Leone Moressa a partire dalla banca dati sui lavoratori domestici dell’Inps.
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Il welfare che vorrei
Secondo l’indagine “Le nuove tutele oltre la crisi. Il welfare possibile per giovani, migranti e non autosufficienti”, realizzata dal Censis per il Forum Ania-Consumatori, le persone non autosufficienti, in Italia ammontano a 2,2 milioni, il 3,9% del totale della popolazione. I familiari stretti rappresentano i caregiver nel 73,5% dei casi. Per questo motivo, gran parte degli italiani sottolinea l’importanza del potenziamento dei servizi di assistenza: il 43,8% indica l’assistenza domiciliare, il 34,1% richiede soluzioni di sostegno economico diretto alle famiglie. La maggioranza degli italiani è ormai convinta che per affrontare la non autosufficienza dovrà contare solo sulle sue forze, perché i costi sono alti e la copertura pubblica scarsa: risparmiando, integrando l’assistenza pubblica con l’acquisto di servizi privati, oppure assicurandosi contro la non autosufficienza.
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Assistenza domiciliare: buone pratiche
Nell'ambito del progetto Europeo "Work and Life Quality in New and Growing Jobs" finanziato sul 7PQ è stata preparata una brochure sull'assistenza domiciliare agli anziani in 5 paesi europei (Danimarca, Lituania, Italia, Inghilterra e Germania) contenente alcuni risultati della ricerca ed esempi di buone pratiche.
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