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Badanti depresse: un documentario racconta
“Sindrome italiana”. È il disturbo depressivo di cui soffrono molte donne dell’Est europeo una volta tornate in patria dopo aver trascorso molti anni nel nostro Paese a lavorare come badanti. A trattare questo problema, che sta assumendo proporzioni sempre più rilevanti, è il documentario-intervista “Sidelki – Badanti” della regista Katia Bernardi, prodotto dall’assessorato alla Cultura della provincia autonoma di Trento.
“Per sindrome italiana - spiega Vescovi, medico e responsabile per Parma del progetto Isd (Italian study on depression) coordinato dall’Istituto Mario Negri Sud di Milano - si intende la sintomatologia depressiva (calo del tono dell’umore, tristezza esistenziale, perdita di energia e di visione nel futuro) che colpisce le donne ucraine e di altre nazionalità al loro rientro in patria.
Nasce da un complesso intreccio di sentimenti: da una parte queste donne si sentono straniere in patria perché le lunghe assenze possono produrre lacerazioni nel loro mondo relazionale; dall’altra parte in queste donne che hanno soggiornato in Italia per lunghi periodi c’è anche una nostalgia per il nostro Paese, nonostante qui la loro vita sia spesso una vita “segregata”, perché l’assistenza a malati gravi e spesso gravissimi, in molti casi dementi, comporta sacrificio, senza dimenticare che parliamo di donne che spesso in patria erano magari maestre o ingegneri”.
A determinare il nucleo principale della "sindrome italiana" che si manifesta quando le badanti rientrano nel proprio Paese, aggiunge Vescovi, "è il senso di colpa per aver lasciato affetti importanti, come i figli ancora bambini, i mariti, i compagni, i genitori che hanno età analoghe a quelle degli anziani che assistono qui in Italia".
Il trailer è visibile su Youtube 
Da: Gazzetta di Parma  

Crisi economica e assistenza familiare a Firenze
Secondo i dati della Provincia di Firenze, il numero delle famiglie che hanno fatto richiesta di un’assistente familiare è calato drasticamente: il 20 per cento in meno nei primi 9 mesi del 2010 rispetto al 2009. Al contrario, si è impennato il numero delle persone che si offrono come badante, in particolare italiane. Se nel 2009 la quota di italiani in cerca di lavoro come badante era del 17 per cento, nel 2010 è salita al 32 per cento. I dati arrivano dal servizio "Abc famiglie" dei Centri per l'impiego. Secondo l'assessore al lavoro della Provincia, Simoni, la causa di questo cambiamento risiede nella crisi economica, in conseguenza della quale “i servizi che riguardano la cura alla persona stanno diventando velocemente un bene di lusso".
Da: La Repubblica 
 

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