Contributi

Conciliazione dei tempi di vita e lavoro in Toscana
È stata approvata dalla giunta toscana la convenzione che permetterà alla Regione di percepire dal governo (Dipartimento Pari Opportunità) oltre 2 milioni e 400 mila euro da destinare ad interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Tra gli interventi che verranno attivati vi è il sostegno al lavoro di cura nei confronti dei familiari anziani e disabili, sotto forma di concessione di contributi economici per retribuire il lavoro di assistenti familiari. 
Da: Regione Toscana  

"Donne Ora Visibili": sperimentazione in Abruzzo
L'iniziativa che vede come ente capofila il comune di San Salvo, coinvolge oltre 40 enti tra la Regione Abruzzo, le quattro Province abruzzesi, 20 enti di ambito sociale regionali (che comprendono complessivamente circa 200 Comuni tra i quali Teramo, Pescara e Chieti), le principali organizzazioni sindacali e datoriali e le associazioni di volontariato. Gli obiettivi: favorire l'emersione del lavoro nero delle badanti e dare un aiuto concreto alle famiglie che hanno in carico l'assistenza di un proprio familiare non autosufficiente.
Il progetto, cofinanziato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede, tra le altre cose, l'erogazione per 12 mesi di 1,10 euro per 40 ore settimanali, alle famiglie che assumono regolarmente la propria badante. Coloro che intendono fruire dell'incentivo devono rivolgersi ad uno degli 85 Punti di Accesso presenti sul territorio regionale, iscriversi alla Banca Dati Regionale dei Servizi Privati di Assistenza Familiare e compilare una richiesta da presentare al proprio Ambito Sociale.
Da: OSR Regione Abruzzo  

Progetto R.O.S.A.: contributi dalla Regione Puglia
La Regione Puglia, con la DGR 1889/2010 ha pubblicato l’avviso per l’erogazione di incentivi all’assunzione di assistenti familiari, destinati ai datori di lavoro che assumono una delle lavoratrici iscritte negli elenchi provinciali del Progetto R.O.S.A.
L’erogazione del contributo ha lo scopo di contrastare l’assunzione irregolare di assistenti familiari, favorire la qualificazione dell’assistenza domiciliare e la permanenza di persone non autosufficienti a domicilio, oltre ad aiutare economicamente le famiglie che hanno difficoltà a sostenere i costi dell’assistenza.
L’entità dell’incentivo varia in base al reddito del datore di lavoro e può arrivare ad un massimo di 2.500 euro, per un anno. Il contributo non è cumulabile con altre misure di sostegno economico al reddito familiare per la non-autosufficienza, quali l’Assegno di cura e l’Assistenza Indiretta Personalizzata.
Scarica qui l’avviso pubblico

Contributi nella bergamasca
I Comuni dell'ambito di Bergamo accoglieranno fino al 14 ottobre le domande per la concessione del “Buono assistenti familiari”, rivolto ai cittadini in condizioni di non autosufficienza che usufruiscono a proprio domicilio dell’aiuto di un assistente familiare assunta, per almeno 20 ore settimanali. Per accedere al buono, che ha un importo massimo di 250 euro mensili per 12 mesi, il limite di reddito ISEE è pari a 10.000 euro per persone che vivono sole e 14.000 euro per nuclei familiari composti da più persone. L’assegnazione avviene in base ad una graduatoria che tiene conto della valutazione del reddito e della “dipendenza sociale”: a maggior gravità e minore capacità economica corrisponde un posizionamento più elevato nella graduatoria.
Le domande si presentano presso il Servizio sociale del Comune di residenza (Torre Boldone, Gorle, Orio al Serio, Sorisole, Ponteranica), mentre per il Comune di Bergamo la domanda può essere presentata allo sportello contributi di via San Lazzaro n. 3 oppure tramite il sito Ilpass
 

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