Altre segnalazioni

Glossario per assistenti familiari
E' disponibile sul sito www.alfabetizzazione.it il glossario dedicato alle lavoratrici straniere addette all'assistenza alla persona (e alle famiglie), realizzato nell'ambito di un programma di alfabetizzazione avviato da Rotary International con l'appoggio della Regione Lombardia e dell'Associazione dei Comuni italiani.
Il dizionario  riporta non solo la traduzione dei termini più significativi nell'interazione assistito/assistente, ma anche intere frasi relative a situzioni tipo, come l'assunzione di cibo o medicine.

Nuove norme su carta di soggiorno e ricongiungimenti familiari 
Lo scorso dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva le nuove norme su ricongiungimenti e carta di soggiorno.
Fra le novità in materia di ricongiungimenti, segnaliamo che il cittadino straniero regolarmente residente in Italia che vuol far arrivare un figlio minore, non avrà più bisogno di dimostrare che è a suo carico. Sarà anche più facile riabbracciare i genitori: basterà dimostrare che sono a proprio carico (la Bossi-Fini prevede, invece, che si possa chiedere il ricongiungimento solo per i genitori a carico che non hanno altri figli nel Paese d'origine). Le norme sull'idoneità dell'alloggio diventano più flessibili: basterà che siano rispettati i requisiti stabiliti dalla Asl per l'abitabilità, indipendentemente dai metraggi richiesti dalle leggi regionali in materia. 
Per quanto concerne la carta di soggiorno, il decreto recepisce, in ritardo, una direttiva europea (2003/109/CE) dedicata allo status dei cittadini di paesi terzi "soggiornanti di lungo periodo". Secondo le indicazioni dell'Unione europea, i cittadini extracomunitari che soggiornano regolarmente in un Paese membro da almeno 5 anni possono richiedere lo status di "soggiornanti di lungo periodo", che conferisce la possibilità di spostarsi liberamente, anche per lavorare, in tutti i Paesi dell' Unione che hanno recepito la direttiva.
Scarica qui la nota del Viminale sui ricongiungimenti e sulla carta di soggiorno
Da: www.stranieriinitalia.it/news/ricongiungimenti1dic2006.htm

Disposizioni riguardanti la circolazione dei lavoratori neocomunitari Rumeni e Bulgari
La circolare congiunta tra il Ministero dell'Interno e il Ministero della Solidarietà Sociale n. 2 del 28 dicembre 2006 chiarisce che nei confronti dei cittadini rumeni e bulgari non trovano più applicazione le disposizioni del Testo Unico sull'immigrazione (D.Lgs. n. 286/98), ma le norme contenute nel Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di circolazione e soggiorno dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea (D.P.R. 18 gennaio 2002, n. 54).
Riguardo ai lavoratori, è previsto il ricorso ad un regime transitorio per il periodo di un anno, in base al quale è consentita l'apertura immediata per i settori del lavoro domestico e di assistenza alla persona, edilizio e metalmeccanico, agricolo e turistico-alberghiero, lavoro dirigenziale e altamente qualificato, lavoro stagionale e lavoro autonomo. Per nessun settore sono state previste quote per l'assunzione dei lavoratori neocomunitari.
Chi si trova già in Italia non dovrà tornare in Romania o Bulgaria, ma, una volta rilasciato il nulla osta, potrà presentare richiesta di carta di soggiorno alla Questura, direttamente o tramite gli uffici postali.
In applicazione dell'art. 7 del Testo unico in materia di circolazione e soggiorno dei cittadini comunitari, il quale prevede che essi non possano essere espulsi se non per motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica, si intendono cessati dal 1° gennaio 2007 gli effetti dei provvedimenti di espulsione adottati nei confronti dei cittadini neocomunitari, salvo quelli motivati da ragioni di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica.
Scarica la Circolare 2
Da: www.piemonteimmigrazione.it/news.asp?IDSezione=1

Assunzione di assistenti familiari provenienti da Romania e Bulgaria
A una colf o assistente familiare bulgara o romena bastano carta di identità e codice fiscale per essere assunta (lo stesso vale per tutti gli altri neocomunitari che svolgono un lavoro per cui il governo non ha posto restrizioni), non necessitando più del nulla osta al lavoro. Le richieste di nulla osta al lavoro presentate nell'ambito dei decreti di programmazione dei flussi d'ingresso per l'anno 2006 per l'assunzione dei lavoratori romeni e bulgari appartenenti alle categorie "liberalizzate", saranno archiviate in quanto non più necessarie (come precisato nella Circolare 3).
Secondo l'avvocato Mascia Salvatore "La precisazione dell'Inps toglierà dall'incertezza molti datori di lavoro, soprattutto le famiglie che magari hanno da tempo in casa una colf o una badante romena senza permesso di soggiorno e ora temevano di correre dei rischi denunciando l'assunzione".
Per procurarsi il codice fiscale i cittadini romeni e bulgari (così come tutti gli altri cittadini comunitari) devono presentarsi con un documento di identità presso una sede dell'Agenzia delle Entrate.
Scarica qui la Circolare 3 e il messaggio dell'Inps
Da: www.stranieriinitalia.it/news/messaggioinps17gen2007.htm

Il costo della regolarizzazione dei lavoratori stranieri in Italia
In base alla Bossi Fini, il decreto flussi 2006 prevede che gli stranieri chiamati a lavorare in Italia possano ottenere il visto d'ingresso solo attraverso una consegna diretta del documento, nelle sedi diplomatiche italiane nel loro Paese. Quindi, nonostante la maggioranza di loro vive e lavora in Italia da anni (secondo ammissione dello stesso ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero) tutti devono tornare nello Stato di provenienza, presentarsi agli sportelli delle ambasciate italiane e ritirare il visto.
Secondo il Sole 24 ore (22 gennaio 2007) il costo totale della regolarizzazione dei 370mila lavoratori stranieri chiamati a lavorare in Italia, ammonta a 730 milioni di euro: per l'esattezza, 140 milioni di euro in spese di viaggio e 590 milioni in mancati stipendi percepiti. Il calcolo è stato fatto ipotizzando che gli immigrati trascorreranno in patria in media due mesi ciascuno, e quantificando  in circa 1.600 euro a testa il mancato introito. Per il calcolo del costo di viaggio sono state scelte le tariffe di andata e ritorno più economiche (privilegiando i voli diretti, senza scali, preferiti dagli stranieri perché con meno rischi di controllo).
Al costo che i lavoratori devono sostenere, si aggiunge il rischio di subire controlli di polizia in frontiera che comportano, se trovati  privi di documenti,  l'espulsione. Questo  significa, per legge, non poter rientrare in Italia per 10 anni.
Da: www.meltingpot.org/articolo9658.html

Disegno di legge sull'immigrazione
In occasione del disegno di legge sull'immigrazione, che il Governo si accinge a varare, verrà affrontato il problema delle assistenti familiari irregolari, che quotidianamente lavorano nelle famiglie italiane. Questo è quanto affermato dal ministro per la Famiglia Rosy Bindi, durante un incontro con associazioni di migranti e sindacati.
Secondo il ministro "È uno scandalo che ci sia un milione di assistenti familiari irregolari che lavorano nelle nostre famiglie", ed ha aggiunto che il problema della loro regolarizzazione sarà affrontato senza ricorrere allo strumento della sanatoria, per mettere fine "alla politica dello struzzo incentivata e voluta dalla legge Bossi-Fini".
Da: www.stranieriinitalia.it/news/bindi18gen2007.htmwww.stranierinitalia.it

Comunicazioni Inail obbligatoriamente tramite Internet, ad eccezione del lavoro domestico
Tra le disposizioni che la legge Finanziaria 2007 ha dedicato al mercato del lavoro ed al contrasto al sommerso, l'INAIL ha introdotto delle innovazioni concernenti il sistema delle comunicazioni obbligatorie in caso di instaurazione, trasformazione e cessazione del rapporto di lavoro.
Secondo quanto stabilito dalla Finanziaria 2007, per le comunicazioni obbligatorie relative all'instaurazione, trasformazione e cessazione del rapporto di lavoro, a  partire dal 1 febbario 2007 si potranno utilizzare solo i seguenti strumenti informatici:
• DNA on-line sul sito www.inail.it - sezione Punto Cliente, disponibile per tutti i datori di lavoro titolari di posizione assicurativa e per i loro intermediari che sono in possesso di un codice PIN rilasciato dall'Inail per l'accesso alla funzione;
• Posta elettronica all'indirizzo dna@inail.it, disponibile per tutte le categorie di datori di lavoro, inclusi coloro che non sono tenuti ad instaurare il rapporto assicurativo in forma diretta con l'Istituto, come nel caso in cui i premi assicurativi sono versati in forma unificata all'INPS (ad esempio, datori di lavoro agricoli);
• Collegamento telematico con l'Anagrafe Tributaria, per i datori di lavoro abilitati all'accesso.
L'unica eccezione è rappresentata dai rapporti di lavoro relativi alle colf ed alle badanti:  i datori di lavoro privati possono continuare ad effettuare la DNA anche tramite Contact Center (numero verde 803.164).
Vedi la Circolare Inail sul sito: www.meltingpot.org/articolo9670.html

Nuovo contratto colf
È stato raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro di colf e badanti. Rispetto al contratto precedente è stata maggiormente articolata la classificazione dei lavoratori: il lavoro di assistenza familiare è distinto in assistenza a persone autosufficienti e non autosufficienti, e tra personale con o senza qualificazione.  Alcune categorie di lavoratori conviventi possono stipulare contratti di lavoro con un orario fino a 30 ore settimanali.
Scarica qui il nuovo contratto Colf

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